GUIDA ALLA SCELTA DEI GUANTI PROTETTIVI

Norme Europee in vigore.
 
EN 374 - Guanti di protezione contro agenti chimici e microorganici.
EN 381 - Guanti di protezione per l'utilizzo di seghe a catena.
EN 388 - Guanti di protezione contro rischi meccanici.
EN 407 - Guanti di protezione contro i rischi termici.
EN 420 - Requisiti generali per i guanti.
EN 421 - Guanti di protezione contro: radiazioni ionizzanti, inquinamento ed irraggiamento.
EN 455 - Guanti usa e getta per uso medico.
EN 511 - Guanti di protezione contro il freddo.
EN 659 - Guanti di protezione per vigili del fuoco.
EN 30819 - Guanti di protezione contro le vibrazioni.
EN 1082 - Guanti di protezione nella manipolazione di coltelli.
EN i.v. - Guanti di protezione per saldatori.
EN 60903 - Guanti di protezione isolanti, per lavori in presenza di tensione elettrica.
 
UNI-EN 388: RISCHI MECCANICI
a) Resistenza all'abrasione (da O a 4): determinata dal numero di cicli necessari per consumare il campione fino alla perforazione.
b) Resistenza al taglio (da O a 5): determinata dal numero di cicli necessari per tagliare il campione ad una velocità costante.
c) Resistenza alla lacerazione (da O a 4): è la forza necessaria per lacerare il campione.
d) Resistenza alla perforazione (da O a 4): è la forza necessaria per perforare il campione con un punzone normalizzato.
 
UNI-EN 407: RISCHI DA CALORE E FUOCO
a) Resistenza all'infiammabilità (da 1 a 4): fondata sui tempi durante i quali il materiale resta infiammato e continua a consumarsi dopo che la sorgente di accensione è stata spenta.
b) Resistenza al calore per contatto (da 1 a 4): fondata sulla temperatura che va da 100 a 500°, alla quale colui che indossa il guanto non sentirà alcun dolore per un periodo minimo di 25 minuti.
c) Resistenza al calore convettivo (da 1 a 4): fondata sul tempo durante il quale il prodotto è in grado di ritardare il trasferimento del calore di una fiamma.
d) Resistenza al calore (da 1 a 4): indice che specifica il tempo necessario al campione per raggiungere un livello di temperatura determinato.
e) Resistenza alle piccole proiezioni di metallo fuso (da 1 a 4): indice che specifica la quantità di schizzi di metallo fuso necessaria per alzare la temperatura del campione ad un determinato livello.
f) Resistenza ai grandi spruzzi di metallo fuso (da 1 a 4): indice che specifica la quantità di schizzi di metallo fuso necessaria per il deterioramento di un materiale simile alla pelle umana posto all'interno del campione.
 
UNI-EN 374-3: RISCHI CHIMICI
a) Penetrazione (da 0 a 1): indica se il prodotto resiste o no alla penetrazione dell’aria o dell’acqua.
b) Permeazione (da 0 a 6): indica il tempo necessario ad un prodotto chimico pericoloso per passare lo strato protettivo attraverso la permeazione.
 
UNI-EN 374-2: RISCHI MICROORGANICI
a) Penetrazione (da 0 a 1): indica se il prodotto resiste o no alla penetrazione dell’aria o dell’acqua.
 
UNI-EN 388: PROPRITA' ANTISTATICA
a) Resistenza all'abrasione (da O a 4): determinata dal numero di cicli necessari per consumare il campione fino alla perforazione.
b) Resistenza al taglio (da O a 5): determinata dal numero di cicli necessari per tagliare il campione ad una velocità costante.
c) Resistenza alla lacerazione (da O a 4): è la forza necessaria per lacerare il campione.
d) Resistenza alla perforazione (da O a 4): è la forza necessaria per perforare il campione con un punzone normalizzato.
 
UNI-EN 511: RISCHI PER IL FREDDO
a) Resistenza al freddo convettivo (da O a 4): indica se si ha o no una penetrazione del freddo dopo 30 minuti.
b) Resistenza al freddo per contatto (da O a 4): indica se si ha o no una penetrazione del freddo dopo 30 minuti.
e) Impermeabilità all'acqua (da O a 1): indica se si ha o no una penetrazione di acqua dopo 30 minuti.
 
 
UNI-EN 388: RISCHI DA TAGLIO
a) Resistenza all'abrasione (da O a 4): determinata dal numero di cicli necessari per consumare il campione fino alla perforazione.
b) Resistenza al taglio (da O a 5): determinata dal numero di cicli necessari per tagliare il campione ad una velocità costante.
c) Resistenza alla lacerazione (da O a 4): è la forza necessaria per lacerare il campione.
d) Resistenza alla perforazione (da O a 4): è la forza necessaria per perforare il campione con un punzone normalizzato.
 
UNI-EN 421: RISCHI DA CONTAMINAZIONE RADIOATTIVA
 
UNI-EN 60903: PROTEZIONE E ISOLAMENTO PER LAVORI DI TENSIONE ELETTRICA
 
UNI-EN 388: RISCHI DA TAGLIO (MOTOSEGHISTI).
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